Indietro

Chablis, il grande bianco di Borgogna

chablis

Chablis, uno dei più noti vini bianchi di Borgogna, unico nel suo genere. Si ottiene da sole uve Chardonnay ma sapori, sentori e aromi sono differenti dai soliti Chardonnay e sono spesso noti come gli “Chardonnay che arrivano freddo. La zona in cui si producono gli Chablis è infatti molto più fresca rispetto alle altre.

La classificazione dello Chablis

Tutta l’area di produzione delle uve per Chablis prevede l’AOC, ovvero l’ Appellation d’Origine Contrôlée, equivalente alla DOC italiana, la Denominazione d’Origine Controllata. Questo vino ha una sua precisa classificazione. Oltre al classico si accompagnano al nome del vino le seguenti distinzioni:

  • Petit 
  • Premier Cru
  • Grand Cru

Generalmente questi ultimi due si considerano essere i migliori, mentre la maggior parte della produzione appartiene alle prime due categorie. In generale lo Chablis ha comunque un buon rapporto qualità prezzo.

La storia del vino

Oggi questo vino gode di grande fama ma la sua storia ha visto epoche oscure e periodi tutt’altro che semplici ancor prima l’arrivo della fillossera. Non è chiaro se inizialmente per i primi Chablis si utilizzassero solo uve Chardonnay o anche altre, sempre a bacca bianca. Dopo secoli difficili, a partire dalla seconda metà del Novecento questo vino così particolare tornò nuovamente in auge, fino ad ora, in cui il suo nome viene addirittura impropriamente copiato per vini al di fuori della regione.

Quanto invecchia

Per la produzione si usano principalmente vasche di acciaio inox che contribuiscono alla freschezza del vino e a quella nota conosciuta come “pietra focaia”. Non tutti i Domaine però preferiscono l’inox alle botti di rovere dove gli Chablis possono invecchiare fino a 5 o 10 anni. Ed è quello che accade per alcuni Grand Cru.

Come berli

Si bevono freschi e non freddi. Sono ottimi da accompagnare con ostriche, crudi e frutti di mare.