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Chianti: il territorio, il vino, il Consorzio

Chianti

Il Chianti è una delle più belle zone della Toscana che meritano di essere visitate almeno una volta. Le sue colline, i borghi, il vino e l’intero paesaggio contribuiscono a rendere questa meta una delle più ambite dai turisti nazionali ed internazionali. Ogni stagione va bene per visitarla, dalle più fredde alle più calde e soprattutto è buona per assaggiare l’ottimo vino Chianti prodotto in loco.

Il nome

A dispetto di quanto si possa pensare il posto non prende il nome del vino ma viceversa: è il vino a prendere il nome del suo territorio. L’etimologia è etrusca, probabilmente derivante dalla parola clante, acqua, la stessa acqua che ha permesso alle viti di crescere nella zona.

Tutta questa parte della Toscana si caratterizza infatti per l’alta qualità e quantità dei vini che produce. La zona di produzione, estesa su gran parte della regione, differisce da quella del Classico che gode di un suo apposito disciplinare.

Vino Chianti

A differenza del Classico il Chianti segue un disciplinare che consente di avere nel suo blend sia uva a bacca rossa sia uva a bacca bianca. Le uve bianche sono infatti vietate per la produzione del Classico dal 2006.

Il vino Chianti può essere fino ad un 100% Sangiovese ma per legge deve contenere uve di questo vitigno per un minimo del 70% (per il Classico il minimo è dell’80%). Tra i vitigni complementari, che sono molti, se ne possono ricordare alcuni a bacca rossa:

  • Aleatico
  • Alicante
  • Carignano
  • Carmenere
  • Ciliegiolo
  • Merlot
  • Montepulciano
  • Pinot Nero
  • Prugnolo Gentile
  • Refosco del Peduncolo Rosso
  • Sagrantino
  • Syrah
  • Teroldego

e altri a bacca bianca:

  • Ansonica
  • Chardonnay
  • Fiano
  • Grechetto
  • Moscato Bianco
  • Pinot Bianco
  • Sauvignon
  • Vermentino
  • Vernaccia di San Gimignano
  • Viogner

La denominazione

Il vino Chianti, per la grande richiesta del mercato, ha subito più volte tentativi di imitazione al di fuori dei territori definiti. Per ovviare a tale problematica già nel 1924 nacque il Consorzio per la difesa del vino prodotto effettivamente in quella zona. Nel 1932 quelle stesse aree, le più antiche, vennero poi riconosciute come le zone del Chianti Classico, tuttora protette dal Consorzio.

Le sottozone sono invece sette ma la più rinomata per la qualità del vino è quella del Chianti Rufina e, a seguire i Colli Senesi e i Colli Fiorentini.

Nel vino Chianti si possono distinguere le tipologie Riserva e Superiore che rispondono a disciplinari più severi.

Visitare le aziende vinicole

Vedere questo territorio senza assaggiare i suoi vini è come conoscerlo a metà. Sono infatti molte le aziende del posto che tengono le cantine aperte. Sempre meglio prenotare però, per essere sicuri di poter accedere alle cantine e alle degustazioni!

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